Il pecorino sardo

Terra di agricoltori ma soprattutto di pastori, la Sardegna si è dimostrata una grande produttrice di formaggi. Forse il più noto e amato è il pecorino, prodotto in ogni angolo della bella isola. Una volta assaporato questo eccellente prodotto figlio della pastorizia non si potrà far a meno di amarlo per tutta la vita. Basti pensare che il pecorino sardo sta spopolando non solo in tutta l’Italia ma anche i mercati lontani quali quello americano e particolarmente saturi quale è quello francese.

Nel 1996 questa specialità sarda ha ottenuto il marchio di garanzia, diventando un prodotto a Denominazione di Origine Protetta, DOP. Perché il formaggio si fregi di questo titolo dovrà essere interamente prodotto con latte di pecora intero  e dovrà seguire parametri e condizioni precise che faranno del formaggio un opera d’arte per il palato.

Spesso particolarmente forte, il pecorino sardo potrà essere addolcito anche grazie all’associazione di latte di mucca, che renderà la specialità casearia apprezzabile anche da chi non ama i gusti troppo decisi e forti.

Al momento dell’acquisto del pecorino sardo si potrà scegliere fra quello stagionato e quello fresco, due prodotti dal gusto totalmente differente. La pasta del pecorino stagionato ha un colore giallo paglierino, verrà detto non a caso anche forte, e lo si farà stagionare per un minimo di 120 giorni. Il suo utilizzo principale è  quello di condimento; spesso si deciderà ad esempio di impreziosire i malloreddus alla campi danese con una spolverata abbondante di formaggio stagionato.

Scegliere il pecorino fresco significa optare per un formaggio detto anche dolce, che sarà pronto con un riposo di 20 / 60 giorni. L’aspetto è molto diverso rispetto al formaggio stagionato dato che sarà più chiaro e morbido.  

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