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La Bottarga è uno dei prodotti più pregiati che il generoso mare possa regalare ai sardi. Il gusto forte la fa amare o odiare fin da subito e normalmente il primo incontro con la bottarga avviene durante un pranzo o una cena in terra sarda, mentre intenti a sorseggiare un aperitivo si attende che il pasto venga servito. La bottarga potrà essere oltre che eccellente antipasto, servito con olio, carciofi o sedano tagliati fini, anche un eccezionale accompagnamento per primi e secondi piatti, decretando il successo delle portate.
Per quanto amata da sardi e da turisti che la Sardegna la scoprono un po’ per caso, in pochi sanno precisamente di cosa parliamo quando ci riferiamo alla bottarga. Il prodotto è antico come la notte dei tempi e la sua lavorazione fu insegnata ai sardi niente di meno che dai fenici che riconoscendo il valore della sacca ovarica dei muggini, prelevata sul finire dell’estate, decisero di salarla, essiccarla e conservarla.
Il mediterraneo tutto conoscerà questo sorprendente prodotto solo con le scorribande arabe che fecero circolare la bottarga in ogni dove. Persino il nome è di origine araba dato che gli invasori la definirono battarikh, uova di pesce salate. La degradazione in bottarga è facilmente intuibile.
Oggi viste le numerose contraffazioni di quello che non a torto viene definito il caviale del mediterraneo, la bottarga ha ottenuto denominazione di origine protetta. In questo modo viene riconosciuta la dignità di una prelibatezza che in Sardegna si confeziona da circa tremila anni, che allieterà pranzi e cene rigorosamente accompagnata dal fragrante Vermentino di Sardegna.