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La cultura del pane in Sardegna è molto sentita, e spesso questo assume forme e fattezze che somigliano più a invidiabili sculture che ad altro. Ogni regione dell’isola possiede almeno un pane caratteristico, ma come è facile immaginare la varietà come per ogni altro settore gastronomico, è sorprendente. Particolarmente amato dai sardi e dai turisti alla scoperta della Sardegna è il Pane Carasau. Si tratta di un pane tipico del cuore dell’isola, caratterizzato da sfoglie cotte particolarmente fini e croccanti, tonde e dal colorito chiaro.
L’ingrediente di base come per molte altre tipologie di pane è il grano duro, che dovrà essere mescolato con dell’acqua e del sale. Richiede una preparazione complicata e le donne che sempre più di rado lo preparano in ambiente domestico dimostrano una grande manualità. La sua somiglianza ad una pergamena gli è valso il nome di carta da musica, appellativo che non riscuote sull’isola una grande fama. Servito in accompagnamento degli antipasti e primi, oggi è riscoperto nella sua versione condita con olio e sale. In questo caso il pane Carasau prenderà il nome di pane Guttiau, gocciolato o spennellato con del saporito olio locale e fatto tostare.
Spesso il pane Carasau viene utilizzato per preparare il famoso pani frattau, delle lasagne locali che come base hanno il pane in questione intervallato da sugo, pecorino grattugiato e brodo di carne. A sormontare il piatto già di per se gustoso un uovo in camicia. Un modo diverso per consumare un pane tanto gustoso.